Impianti ed endoprotesi si associano con una certa frequenza allo sviluppo di infezioni.
Una soluzione è l’uso di impianti rivestiti di polimeri in grado di evitare la formazione di biofilm.
Tuttavia, anche quando i test in vitro indicano un materiale altamente efficace, la sua azione in vivo è spesso meno potente.

Un team di ricerca giapponese ha esaminato un nuovo rivestimento resistente ai batteri e formato da un film di idrossiapatite che blocca gli ioni d’argento (Ishihama H, Ishii K, Nagai S, Kakinuma H, Sasaki A, Yoshioka K, Kuramoto T, Shiono Y, Funao H, Isogai N, Tsuji T, Okada Y, Koyasu S, Toyama Y, Nakamura M, Aizawa M, Matsumoto M. An antibacterial coated polymer prevents biofilm formation and implant-associated infection. Sci Rep. 2021 Feb 11;11(1):3602. doi: 10.1038/s41598-021-82992-w. PMID: 33574464; PMCID: PMC7878515).

Inoltre, il polimero può essere depositato sull’impianto senza l’uso di alte temperature, come per i rivestimenti più tradizionali, il che permette di rivestire anche oggetti non metallici. Il rivestimento è stato quindi sottoposto a prove in vitro e in vivo, applicandolo al polietereterchetone (peek), materiale utilizzato in medicina.
Gli ioni d’argento hanno dimostrato una significativa azione battericida in vitro, prevenendo la formazione di biofilm.
Per le prove in vivo i ricercatori hanno introdotto una piastra di peek ricoperta dal rivestimento in alcuni topi con un’infezione ai tessuti molli, tenendone altri senza piastra, come controllo.

L’esperimento ha messo in evidenza non solo che a 10 giorni dall’impianto la piastra era pulita da batteri, ma anche che in questi topi erano calati alcuni indicatori di infezione. Gli autori sono convinti che questo materiale possa essere utilizzato per ricoprire anche strutture complesse, per uso clinico, prevenendo la formazione d’infezioni peri-impianto. Inoltre, come detto, il materiale offre il vantaggio di poter essere utilizzato anche su dispositivi in plastica.

Stefania Somaré