Aumento del 25%, rispetto a un’assistenza standard, del tasso di allattamento esclusivo a tre mesi dal parto grazie al telesupporto fornito ai genitori e gli effetti positivi possono durare fino ai sei mesi.

Sono dati emersi dal Position Statement sul Telesupporto all’Allattamento, realizzato dalla Società Italiana di Neonatologia e coordinato dal dott. Riccardo Davanzo, presidente della Commissione Allattamento della Società Italiana di Neonatologia (COMASIN).

Nel documento la SIN ha evidenziato l’efficacia, in termini di promozione e sostegno all’allattamento, dell’uso del telesupporto e ne ha identificato e descritto i requisiti, esaminando le relative normative.

La SIN ha condotto una ricerca qualitativa secondo la metodologia del focus group, su un campione di infermieri e medici delle Neonatologie italiane, mostrando che, nonostante le difficoltà di comunicazione tra operatori sanitari e mamme, il telesupporto all’allattamento è apprezzato dalle famiglie e consente una partecipazione dei padri maggiore rispetto alle consulenze in presenza.

Benché nel 2022 siano stati emanati dei decreti legislativi sulla telemedicina e il PNRR stesso riconosca il ruolo centrale della telemedicina nella riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, le esperienze di telesupporto all’allattamento, passata l’emergenza pandemica, in assenza di un progetto preciso si sono fermate in gran parte delle strutture sanitarie, disconoscendo il grande valore che l’OMS attribuisce agli interventi preventivi nell’area della salute materno-infantile. 

“Uno studio scozzese di recente pubblicazione (Ajetunmobi O et al. PLoS One 2024 May 22) conferma una volta di più che l’allattamento al seno, migliorando lo stato di salute della popolazione pediatrica e riducendo l’accesso alle cure mediche, abbassa i costi sanitari”, è il commento del dott. Davanzo. 

La SIN sottolinea come in questa situazione il semplice contatto telefonico con l’utente resti la prima modalità di supporto all’allattamento, che può consentire un triage per la programmazione di una videochiamata di supporto con operatori sanitari adeguatamente formati, quando non sia possibile avere una consulenza in presenza o comunque in tempi brevi. 

“Le visite di supporto all’allattamento in presenza dovrebbero rappresentare l’effetto di un’efficiente selezione compiuta via smartphone o computer e dovrebbero essere organizzate dalle aziende sanitarie in integrazione fra ospedale e strutture territoriali”, conclude Luigi Orfeo, presidente SIN.