Con l’allungamento dell’età di vita aumenta il numero di pazienti che va incontro a degenerazione delle valvole cardiache, richiedendo una sostituzione.

Da qualche anno è possibile intervenire sulla valvola mitrale con un intervento percutaneo riducendo i rischi connessi con un intervento a cuore aperto. Più recente l’introduzione della tecnica percutanea per sostituire la valvola tricuspide: in Italia il primo intervento di questo tipo è stato effettuato presso il Centro Cardiologico Monzino di Milano nelle prime settimane del 2024.

Federico De Marco, direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia Interventistica Valvolare e Strutturale del Centro Cardiologico Monzino di Milano, che ha guidato l’intervento, dichiara: «finalmente siamo in grado di trattare in modo efficace la valvulopatia tricuspidale senza dover sottoporre il paziente a un intervento a cuore aperto, vale a dire senza aprire il torace e senza fermare il cuore. I risultati sono sorprendenti: nei gradi avanzati di malattia la protesi sulla tricuspide permette di azzerare completamente il rigurgito».

L’intervento

La valvola tricuspide è anche detta “valvola dimenticata”, perché nel 90% dei casi i pazienti con valvulopatia tricuspidale non possono essere operati. La valvola tricuspide ha infatti una forma complessa e si trova in una zona del cuore di difficile accesso. Se a ciò si aggiunge che, spesso, questi soggetti presentano anche altre patologie cardiache o polmonari, le possibilità di intervento calano ulteriormente.

Invece, grazie al sistema Evoque, è ora possibile inserire la protesi per via percutanea, accedendo dalla vena femorale e spingendola fino al cuore. L’intervento viene guidato dall’ecografia e la protesi si aggancia mediante dei piccoli dentini ai lembi e contro l’anello valvolare, azzerando il rigurgito e ripristinando la normale funzione della tricuspide impedendo al sangue di sovraccaricare le vene del corpo.

“Evoque” è costituito da ninitolo, un metallo elastico autoespandibile, da una fascia in tessuto intra-anulare e da lembi di tessuto pericardico animale. La protesi è stata sottoposta a uno studio internazionale che ha coinvolto 150 pazienti tra USA, Canada e Francia: si tratta di TRISCEND II. 

Lo studio TRISCEND II

Nello studio (Transfemoral tricuspid valve replacement and one-year outcomes: the TRISCEND study), pubblicato su European Heart Journal, l’uso di “Evoque” in combinazione con la migliore terapia farmacologica disponibile è stato confrontato con il solo trattamento farmacologico: i risultati sono chiari.

I pazienti coinvolti hanno una età media vicina agli 80 anni, sono donne nel 71% dei casi e nel 88% dei casi avevano un rigurgito severo dalla tricuspide.

Quando l’intervento ha successo e la valvola viene sostituita gli esiti clinici dei pazienti migliorano nettamente, rispetto alla sola terapia farmacologica. Per fare un esempio, nel 97,6% dei pazienti il rigurgito è diminuito, potendo essere definito lieve, mentre si è assistito a un aumento dell’output cardiaco e del volume sistolico. Migliorata anche la distanza percorsa in 6 minuti, incrementata di 56,2 metri. L’esecuzione dell’intervento percutaneo richiede certo di alta specializzazione e di un Heart Team, come quello disponibile al Monzino. 

Studio: Kodali S, Hahn RT, Makkar R, Makar M, Davidson CJ, Puthumana JJ, Zahr F, Chadderdon S, Fam N, Ong G, Yadav P, Thourani V, Vannan MA, O’Neill WW, Wang DD, Tchétché D, Dumonteil N, Bonfils L, Lepage L, Smith R, Grayburn PA, Sharma RP, Haeffele C, Babaliaros V, Gleason PT, Elmariah S, Inglessis-Azuaje I, Passeri J, Herrmann HC, Silvestry FE, Lim S, Fowler D, Webb JG, Moss R, Modine T, Lafitte S, Latib A, Ho E, Goldberg Y, Shah P, Nyman C, Rodés-Cabau J, Bédard E, Brugger N, Sannino A, Mack MJ, Leon MB, Windecker S. Transfemoral tricuspid valve replacement and one-year outcomes: the TRISCEND study. Eur Heart J. 2023