Lo stress da lavoro-correlato colpisce un italiano su quattro, portando alla perdita di circa trenta milioni di giornate lavorative, per un costo di ben tre miliardi di euro. Sono queste le conclusioni di uno studio organizzato dalla Fiaso e condotto in 19 Asl italiane su un campione di 65 mila lavoratori, per il progetto “Benessere organizzativo”. Quattro anni di lavoro intenso che hanno portato a risultati sorpendenti: il numero di “stressati” che lavora in un ambiente favorevole scende al di sotto del 10%, contro un 25% di partenza. La sanità ha fatto da apripista grazie al lavoro della Fiaso sperimentando con successo una politica di promozione del benessere nelle aziende sanitarie, racchiusa nelle oltre 200 pagine della ricerca appena presentata. Ricerca che potrà dettare la linea non solo nel comparto sanitario.
La Fiaso ha individuato tredici variabili che maggiormente influiscono sul benessere organizzativo, tra cui l’abilità, la capacità di utilizzare risorse proprie, la chiarezza del proprio ruolo, la capacità di fronteggiare gli eventi avversi, la soddisfazione lavorativa in genere, la condivisione degli obiettivi e il senso di comunità.
Ci hanno commentato i principali risultati del laboratorio e l’importanza di questa indagine Francesco Ripa di Meana, presidente Fiaso, e Daniele Saglietti del Coordinamento Nazionale Laboratorio Fiaso.
Caterina Lucchini