La popolazione mondiale e italiana invecchia e l’incidenza delle malattie croniche aumenta. Tra queste, c’è il morbo di Parkinson, che colpisce principalmente soggetti di età compresa tra i 58 e 60 anni, con un’incidenza dell’1-2% nella popolazione. La percentuale sale dopo gli 85 anni, attestandosi sul 5%.
Scoprire di avere il Parkinson può spaventare, non solo il malato, ma anche i suoi famigliari.
NoiParkinson, sviluppata nell’ambito del progetto Parkinson Alliance for Better Life Solutions, nasce per supportare chi si ammala di Parkinson e i caregivers, per informarli sulla malattia e sulla sua gestione quotidiana e anche per facilitare la comunicazione con il medico curante.
La app si basa sull’idea che il paziente debba essere educato a gestire, insieme ai suoi caregivers, la patologia, secondo il concetto dell’empowerment: NoiParkinson mette quindi a disposizione dell’utilizzatore video e consigli utili.
Un altro pilastro che ha portato all’ideazione della app è il ruolo della multidisciplinarietà nel percorso terapeutico: ecco quindi che tutti i contenuti sono stati scritti da un team composto da neurologi, affiancati da specialisti di altre discipline come fisiatri, dietologi, gastroenterologi, urologi e psicologi.
La app, come detto, può essere di supporto anche alla comunicazione tra paziente e neurologo: contiene infatti una serie di test di autovalutazione che possono essere eseguiti su suggerimento del neurologo, ogni volta che sia necessario.
La app è disponibile per sistemi Android e iOS.
