Tech4Life, valore delle tecnologie e frontiere della medicina

Massimiliano Boggetti

Lo scosso 28 marzo Confindustria Dispositivi Medici ha presentato i risultati dell’indagine “Tech4Life”, condotta da Community Media Reasearch e alla quale la neonata associazione ha partecipato.

Obiettivo dell’indagine, prima nel suo genere, è valutare la consapevolezza degli italiani del valore delle tecnologie mediche e delle nuove frontiere della medicina.

I dati parlano di una cittadinanza meglio predisposta alla prevenzione, sia aderendo agli screening (il 91% è favorevole) sia pagando di tasca propria gli esami (62,5%), ma ancora guardinga rispetto alla medicina predittiva e partecipata: ben il 59,4% degli intervistati è infatti contrario alla condivisione dei dati sulla propria salute.

Un altro tema che non convince è l’uso della mobile health: solo il 7,6% usa app mediche e il 14,3% usa lo smartphone per monitorare la propria salute.

Esiste però una frattura generazionale: i giovani tra i 18 e i 35 anni sono infatti più favorevoli, per esempio, a test che predicono patologie più o meno gravi, mentre gli over 55 anni faticano ad accogliere questo cambio di paradigma.

Non solo: sono sempre i più giovani ad affidarsi a Dottor Google per avere risposte in termini di salute (54,5%) e terapie da utilizzare (55,9%) soprattutto al Sud.

Un dato, questo, che deve essere un monito, perché una navigata in rete non può e non deve sostituire la visita dal medico.

Massimiliano Boggetti

Il neoeletto presidente di Confindustria Dipositivi Medici, Massimiliano Boggetti, sottolinea: «i cittadini devono essere informati in modo corretto sulle tecnologie mediche a beneficio della propria salute e sulle possibilità di miglioramento della qualità della propria vita che la nuova medicina offre loro».

Solo se ben informati, infatti, possono distinguere tra tecnologia che aiuta e quella che invece non lo fa, come le risposte trovate in rete, e possono iniziare a utilizzarla al meglio.

«Con l’indagine Tech4life abbiamo voluto fare un punto sulla consapevolezza degli italiani del valore delle tecnologie e delle nuove frontiere della medicina. Vogliamo favorire la divulgazione coinvolgendo il mondo scientifico e le istituzioni, che svolgono un ruolo cruciale in questo processo. Dobbiamo fare in modo che l’informazione corretta ed equilibrata sulle nuove possibilità di prevenzione e cura diventi sempre più centrale soprattutto sul web, dove le persone cercano sempre più spesso la risposta ai propri bisogni di salute».

Stefania Somaré