Negli ultimi anni la telemedicina ha avuto una crescita importante anche nel nostro Paese: lo confermano i dati dell’Osservatorio Telemedicina di Health Italia, secondo i quali non solo sono aumentati i teleconsulti con gli specialisti, ma anche la farmacia sta facendo da traino con l’offerta di servizi medici.
Telecardiologia e telenutrizione
L’incremento delle televisite rispetto al 2022 è stato nel complesso del 172%, con differenze tra le diverse branche della medicina. Protagoniste assolute, telecardiologia e telenutrizione: la prima ha visto addirittura una crescita del 300% rispetto all’anno precedente, con richieste di valutazione e prevenzione. E, grazie al network delle farmacie territoriali, è aumentato anche il volume di prestazioni cardiologiche effettuate da remoto, in primis elettrocardiogramma (+40% rispetto al 2022), holter cardiaco e holter pressorio. Altro ambito che ha visto un incremento notevole è la telenutrizione, con oltre il 158% in più di richieste.
«I dati raccolti dal primo Osservatorio di Health Italia sulla telemedicina evidenziano come questo strumento, dopo il forte boost avuto in seguito all’emergenza pandemica, si stia affermando in questa fase di “nuova normalità” come una solida alternativa rispetto alla pratica medica tradizionale», commenta Silvia Fiorini, DG di Health Point, società controllata da Health Italia Spa. Certo, questa nuova normalità vede calare le richieste da distanza di esami tipici del periodo pandemico.
Si riducono le richieste per spirometrie
Se durante la fase pandemica da Sars-CoV-2 tra le richieste maggiori che le farmacie territoriali sono state chiamate a coprire c’era la spirometria, per valutare gli effetti della patologia sui polmoni, oggi si assiste a una riduzione del 45%, così come si è ridotta la richiesta di visite di monitoraggio per valutare i sintomi da Covid-19. Ma se la pandemia è passata, così non è per la telemedicina che gli italiani, come dicono i numeri, recepiscono come comoda e soddisfacente. Grazie al network di farmacie territoriali che effettua servizi in telemedicina, poi, la comodità è ancora maggiore, senza contare che per molti cittadini il farmacista resta un punto di riferimento per la propria salute.
Date queste osservazioni, Silvia Fiorini conclude: «la telemedicina è uno strumento che garantisce un accesso flessibile in grado di adattarsi alle esigenze della vita quotidiana e permette di rilanciare il concetto di “farmacia dei servizi” nella percezione non solo del cittadino, ma anche del farmacista. Un concetto che siamo riusciti a estendere anche alle aziende, con società di primo piano che hanno ampliato il welfare aziendale adibendo con il nostro supporto una “stanza della salute”, e che nel futuro prossimo contiamo di replicare anche ai centri sportivi che possono immaginare di erogare controlli di routine o avanzati promuovendo un nuovo concetto di healthfit».
Grazie a questa espansione della telemedicina anche le strutture ospedaliere possono sgravarsi di alcune prestazioni, sperabilmente riducendo le liste d’attesa.