Quali sono i costi supportati da una struttura ospedaliera per sostenere le cure intensive nel lungo periodo e qual è l’utilità di queste cure nel paziente? A queste domande ha provato a rispondere uno studio finlandese di carattere prospettico e osservazionale al quale hanno partecipato 17 Unità di Terapia Intensiva che, nel complesso, si occupano del 85% della popolazione nazionale Cure Intensive: costi a lungo termine e vantaggi (Jukarainen, Sakari MD, PhD1; Mildh, Henriikka MD1; Pettilä, Ville MD, PhD1; Häkkinen, Unto PhD2; Peltola, Mikko PhD2; Ala-Kokko, Tero MD, PhD3; Reinikainen, Matti MD, PhD4; Vaara, Suvi T. MD, PhD1,5 Costs and Cost-Utility of Critical Care and Subsequent Health Care: A Multicenter Prospective Study, Critical Care Medicine: May 2020 – Volume 48 – Issue 5 – p e345-e355 doi: 10.1097/CCM.0000000000004210).

Il periodo preso in considerazione va da settembre 2011 a febbraio 2012. Il primo passo di questo studio è stato calcolare i costi sanitari totali su 3 anni in relazione all’indice QALY (Quality Adjusted Life Years) per lo stesso periodo di tempo.

Il 64,1% dei 2.869 pazienti coinvolti nello studio è sopravvissuto ai 3 anni di follow-up, mentre 1290 pazienti hanno avuto bisogno di una nuova permanenza in ospedale nel corso del primo anno.

Per quanto riguarda i costi, i 17 ospedali hanno speso mediamente 49.200 dollari a paziente nei tre anni osservati: di questi il 21,4% per i costi delle Unità di Terapia Intensiva. Tutto questo a fronte di un’elevata qualità del lavoro svolto, che consente ai pazienti dimessi di vivere ancora a lungo e bene.

Stefania Somaré