User meeting in Urologia, frontiere della chirurgia robotica

(foto archivio)

User Meeting in Urologia è un incontro promosso da ab medica sull’innovazione tecnologica e sulle nuove frontiere della chirurgia robotica nei percorsi di cura e riabilitazione svoltosi il 18 e 19 novembre a Milano.

Presieduto dal prof. Ottavio De Cobelli, direttore di Chirurgia Urologica e del Programma Urologia e Trattamento mininvasivo della prostata allo IEO, l’appuntamento riunisce nel capoluogo lombardo oltre 150 specialisti utilizzatori del sistema robotico da Vinci, a confronto sulle nuove frontiere della chirurgia fra realtà aumentata, telemedicina e formazione.

«Questo incontro rappresenta l’opportunità di proseguire nell’opera di sviluppo e diffusione della cultura robotica in Italia e in Europa», afferma il prof. De Cobelli, «attività che anche attraverso la Scuola di Specializzazione di Urologia dell’Università di Milano e la Scuola di formazione IEO perseguiamo ogni giorno. La chirurgia robotica da Vinci è in grado oggi di approcciare più dell’80% delle neoplasie urologiche proponendosi come valore aggiunto per il miglior trattamento possibile del paziente».

«Inoltre, la chirurgia robotica si inserisce perfettamente nella filosofia del minimo trattamento efficace del prof. Umberto Veronesi, su cui l’attività del nostro istituto si basa: il minimo danno possibile alla qualità di vita del paziente e la massima efficacia contro il cancro».

Radicalità oncologica, recupero funzionale, riduzione delle complicanze e diminuzione della degenza ospedaliera sono le sfide condivise e focus dell’incontro, dove ab medica presenta, attraverso la diretta testimonianza di medici e operatori del settore, le importanti innovazioni nell’ambito della chirurgia robotica mininvasiva.

A partire dalla piattaforma robotica da Vinci, sistema per la chirurgia mininvasiva robot-assistita, giunto oggi alla quarta generazione tecnologica con il sistema da Vinci Xi, AcquaBeam, sistema robotico a getto d’acqua per l’iperplasia prostatica benigna, FocalOne, sistema robotico HIFU per il trattamento focale del tumore prostatico ed ExactVu, sistema ecografico ad alta frequenza per biopsie prostatiche di ultima generazione.

«Il nostro impegno in ambito urologico», dichiara Francesca Cerruti, CEO di ab medica, «ci porta ad offrire agli operatori sanitari soluzioni sempre più all’avanguardia, orientate alla mininvasività. Il supporto di ab medica non si esaurisce alla fase chirurgica, ma prevede un ecosistema integrato di servizi che accompagnano il percorso clinico dalla diagnosi, al trattamento, alla riabilitazione.

Francesca Cerruti

È il caso di soluzioni digitali come Maia Connected Care, piattaforma di telemedicina ottimizzata per la gestione del paziente urologico attraverso la definizione di un piano di cura personalizzato, il monitoraggio delle condizioni cliniche e l’acquisizione, la gestione e l’archiviazione dei dati fisiologici vitali, registrati da dispositivi medici certificati».

In uso da alcuni mesi presso l’ospedale San Luigi di Orbassano dall’equipe guidata dal Prof. Francesco Porpiglia, la piattaforma Maia Connected Care ha portato significativi risultati, come il miglioramento della qualità della riabilitazione funzionale postoperatoria.

L’evento User Meeting è il primo “Carbon Neutral Event” organizzato da ab medica e certificato Up2You. Nello specifico sono state calcolate le emissioni di CO₂ non riducibili prodotte dall’evento e neutralizzate con progetti certificati secondo i più alti standard internazionali, Verified Carbon Standard e Gold Standard. Per ogni chilogrammo di CO₂ prodotto dall’evento, altrettanta CO₂ verrà catturata, andando così ad azzerare l’impatto dell’evento.