Durante questo mese di maggio Fondazione ONDA, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, ha avviato una campagna digitale di sensibilizzazione contro le violenze di genere che viaggerà principalmente sui canali social (Instagram, Facebook, Linkedin, Twitter e Youtube) per culminare con la settimana del 25 novembre con una serie di iniziative che coinvolgeranno anche gli ospedali con i Bollini Rosa e i centri antiviolenza di tutta Italia.

La pandemia non ha fatto che esacerbare in tutto il mondo il problema delle violenze sulle donne, spesso costrette in casa con i propri aguzzini.
Per questo sono molti i testimonial, donne e uomini, che hanno deciso di offrire il proprio contributo per cambiare il punto di vista, i pensieri e le idee della gente, lottando contro stereotipi e pregiudizi.

Francesca Merzagora, presidente Fondazione ONDA

«Le violenze contro le donne», afferma Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda, «sono aumentate in tutto il mondo: in Cina del 300%, in Libano del 45%, in UK sono raddoppiate rispetto alla media degli ultimi 10 anni, solo per citare tre Paesi.
Anche nel nostro Paese assistiamo a una progressione (basti guardare i dati Istat) di questo fenomeno che occorre fermare.
Con la filosofa e saggista Nicla Vassallo abbiamo ideato questa campagna, a cui hanno aderito personalità di rilievo, intellettuali impegnati nella tutela dei diritti umani e civili ma anche sportivi e personaggi dello spettacolo, uomini e donne.
Ci auguriamo che sia una campagna dirompente. Perché partiamo ora? Perché le violenze si consumano ogni giorno e devono essere condannate ogni giorno».

Inoltre, è importante che le donne prendano il coraggio di uscire allo scoperto e denunciare i propri aguzzini: per questo la campagna vuole proprio sostenere le donne in questa loro scelta. La call to action è aperta: nuovi testimonial potranno aggiungersi a quelli che hanno già aderito fino al prossimo novembre.

Stefania Somaré