Sono sempre di più i medici che utilizzano la rete per ragioni professionali: secondo una stima emersa dall’evento “GfK Digital Health – L’efficacia delle strategie Multichannel e la Patient Centricity” il 93% dei medici accederebbe a internet ogni giorno per ragioni professionali e un 50% utilizzerebbe anche i social network. In particolare, i medici cercherebbero informazioni su farmaci, studi clinici, approfondimenti su patologie particolari, linee guida per la diagnosi e i trattamenti. E se il medico è un medico di Medicina Generale (mmg), allora va anche a cercare informazioni sui centri di eccellenza ai quali inviare il proprio assistito per un consulto particolare. E non finisce qui. Infatti, anche il rapporto con i pazienti è stato modificato dai nuovi modi di comunicare: il 46% dei medici dichiara di comunicare con i propri assistiti via mail, il 44% usa WhatsApp e il 40% si affida agli sms. Questa rivoluzione fa sì che il paziente abbia sempre più l’occasione di essere davvero al centro del proprio percorso di cura, perché può comunicare con il proprio medico senza dover attendere in uno studio o prendere appuntamento. Il trend è in rialzo anche se si cambia prospettiva e si guarda alla situazione dal punto di vista del paziente, che è sempre più propenso a cercare in rete informazioni su patologie, farmaci da usare e così via. Essenziale in questo senso è il ruolo dello specialista nel rielaborare le informazioni ottenute dai pazienti e nel concretizzarle in maggiore aderenza alle terapie, nuovi stili di vita, scelta di un centro di eccellenza e altro ancora, facilitando il ruolo di protagonista del paziente stesso. L’importanza del ruolo di internet nel mondo della salute è stata sottolineata da Isabella Cecchini, direttrice del Dipartimento di Ricerche sulla Salute GfK e curatrice dello studio che riporta i dati qui descritti: «il digital oggi è presente in modo pervasivo nel mondo della salute, sia per quanto riguarda il rapporto medico-paziente sia per quanto riguarda il rapporto tra medici e aziende farmaceutiche. Di questo sono consapevoli le aziende, che hanno un ruolo fondamentale nella comunicazione scientifica e stanno sviluppando strategie sempre più multicanale, ove al tradizionale informatore scientifico si affiancano nuovi canali digitali: portali di informazione, newsletter, comunicazione via social media. In questa prospettiva è importante segnalare come i canali di comunicazione digitali stanno modificando l’approccio all’informazione sia da parte del medico, meno passivo e sempre più consapevole, proattivo e engaged nell’approccio all’aggiornamento».
Stefania Somaré