Gestire le disabilità

«Le azioni strategiche devono agire anche con misure gestionali, attivando team building mirati al disability management», afferma Ruggero Parrotto, direttore delle Risorse Umane, Organizzazione e Staff dell’Irccs Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. «Sulla base dei modelli anglosassoni e scandinavi, come per esempio quello proposto nelle linee guida dell’ILO e dell’EU-OSHA o quello del governo canadese (TBS e CCOHS), è fondamentale avviare un’esperienza di team building in disability management. Tale attività nel nostro ospedale da anni è stata promossa dalla Medicina del Lavoro, afferente alla Direzione del Governo dei Rischi, in collaborazione con la Direzione Risorse Umane, Organizzazione, Staff e con la Direzione Sanitaria. Le azioni sono state finalizzate a definire i processi relativi alla sorveglianza sanitaria, a pianificare azioni specifiche di prevenzione e promozione della salute e soprattutto a favorire un ruolo manageriale dei medici competenti che, superando l’adempimento certificativo, contribuisca anche alla fase di ricollocazione dei casi con limitazioni per tutelare il lavoratore e individuare la compatibilità piena per una completa produttività. Tale modello gestionale, non espressamente previsto dalla normativa, è una best practice che, insieme alle azioni sui rischi specifici, permette di mantenere la percentuale di limitazioni tra le più basse a livello nazionale. Non posso non evidenziare, tra l’altro, l’importanza della sinergia delle attività del team con le azioni di prevenzione sul disagio lavorativo, che è spesso impropriamente causa di epifenomeni di emersione di “limitazioni strumentali da parte dei lavoratori”. Il gruppo aziendale di disability management può avviare inoltre la “formazione on the job”, che si rivela più efficace di quella frontale, in particolare nei reparti dove si può effettuare l’addestramento mirato alle corrette manovre di movimentazione. L’attuale nostro sistema di gestione delle limitazioni e della promozione della salute ha progressivamente implementato quanto sopra e, per il suo carattere innovativo, sarà presentato in settembre a Roma al Congresso della Società Italiana di Medicina del Lavoro».

Stefania Somaré