Assistenza ventricolare sinistra a flusso continuo

I sistemi meccanici di assistenza ventricolare (Vad, Ventricular Assist Devices) sono una delle più interessanti e promettenti alternative terapeutiche al trapianto cardiaco in pazienti destinati altrimenti all’exitus a breve termine. L’efficacia dei Vad è stata ampiamente dimostrata in pazienti candidati a trapianto cardiaco come terapia di ponte al trapianto (bridge to transplantation), in attesa di donatore. I risultati positivi ottenuti in questo ambito hanno indotto la comunità scientifica a considerare il loro uso anche come possibile alternativa al trapianto cardiaco in pazienti non candidabili a tale procedura (destination therapy). In letteratura è riportata per i Vad a flusso continuo una sopravvivenza media a due anni oltre il 70%, con notevole miglioramento della tolleranza allo sforzo e della qualità di vita a fronte di una sopravvivenza attesa minore del 10%. Presso la Cardiochirurgia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica dell’Ospedale San Raffaele, dove si eseguono circa 1400 interventi l’anno, di cui un numero elevato e crescente sono procedure ad alto rischio per il trattamento chirurgico dello scompenso cardiaco avanzato (ricostruzione ventricolare sinistra, riparazione/sostituzione valvolare mitralica, ablazione chirurgica della fibrillazione atriale, rivascolarizzazione miocardica ecc.). Negli ultimi cinque anni oltre 650 pazienti con severa disfunzione ventricolare sinistra (FE<35%) sono stati sottoposti a terapia chirurgica. È attivo per questo un importante programma di supporto meccanico al circolo che va dall’Ecmo (extra-corporeal membrane oxygenation), ai Vad, al cuore artificiale totale. A oggi l’impianto di Vad come Destination Therapy ha riguardato 30 pazienti con insufficienza cardiaca terminale e non candidabili a trapianto cardiaco, con ottimi risultati.