Di fronte a una crescente richiesta di approcci mininvasivi in grado di ridurre la frequenza e la gravità delle complicanze e rendere gli interventi per le cardiopatie strutturali più prevedibili ed efficienti, la risposta di Philips è l’innovativo EchoNavigator 4.0.
Le malattie cardiovascolari continuano a rappresentare una delle principali cause di morte in tutto il mondo; il loro incremento, aggravato dall’invecchiamento della popolazione e da stili di vita scorretti, sta mettendo sotto pressione i sistemi sanitari globali.
Nell’ambito di queste patologie, si registra un aumento anche dei pazienti affetti da cardiopatia strutturale, il cui trattamento risulta oggigiorno particolarmente sfidante.
Le cardiopatie strutturali
Le cardiopatie strutturali sono difetti o disturbi nella struttura del tessuto cardiaco o delle valvole, che possono essere sia congeniti sia dovuti all’invecchiamento o a malattie che danneggiano il cuore come, per esempio, l’aterosclerosi o l’ipertensione.
Per trattare le malattie cardiache strutturali è necessario eseguire procedure interventistiche che possono essere complesse e imprevedibili e che richiedono sempre più approcci minimamente invasivi, in modo da ridurre la frequenza e la gravità delle complicanze.
Un obiettivo, quest’ultimo, che può essere raggiunto grazie a interventi guidati da immagini chiare e di alta qualità che consentono una navigazione e un’applicazione sicura dei dispositivi.
L’ecocardiografia transesofagea con Epiq CVx e il sistema angiografico biplanare Azurion
Per fornire a un maggior numero di persone nel mondo una migliore assistenza cardiaca, sia in ambito diagnostico che interventistico, Philips, leader globale nell’Health Technology, ha sviluppato soluzioni pensate per ridurre i tempi di esecuzione degli esami e incrementare la qualità diagnostica grazie a tecnologie 3D e di intelligenza artificiale.
Un esempio in tal senso è offerto dal trasduttore a ultrasuoni per ecocardiografia transesofagea – TEE, che utilizzato in combinazione con Epiq CVx, consente di ottenere immagini in 3D altamente dettagliate del cuore e delle sue strutture interne, favorendo la diagnosi precoce delle malattie cardiache strutturali e l’identificazione delle cardiopatie.
In ambito interventistico e in particolare a supporto degli interventi mininvasivi, il nuovo sistema biplanare Azurion di Philips, caratterizzato da una geometria innovativa e funzionalità di connettività avanzata, consente ai medici interventisti di eseguire un’ampia gamma di procedure complesse in modo semplice e sicuro.
EchoNavigator 4.0: l’innovativa soluzione per le cardiopatie strutturali complesse
Dall’integrazione della piattaforma angiografica Philips Azurion con il sistema ecografico per la cardiologia Epiq CVx, Philips ha dato vita a EchoNavigator 4.0, l’innovativa tecnologia per il trattamento di cardiopatie strutturali complesse.
EchoNavigator 4.0, grazie a 10 anni di esperienza maturata con le precedenti versioni, unisce, automaticamente, in tempo reale, immagini fluoroscopiche dal vivo (acquisite grazie all’angiografo Azurion) e Live 3D TEE (acquisite con ecografia transesofagea ed ecografo Philips Epiq CVx) consentendo, in tal modo, una guida intuitiva e rapida del dispositivo nello spazio 3D.
Combinando queste due modalità in un’unica visione simultanea in tempo reale, EchoNavigator 4.0 permettedi lavorare in modo intuitivo e rapido per guidare il dispositivo nello spazio 3D grazie alla sua tecnologia di fusione intelligente automatizzata.
I vantaggi offerti dalla nuova tecnologia
L’immagine frutto della fusione delle due precedenti è visibile sia sull’ecografo sia sul display di visualizzazione dell’angiografo. Grazie agli strumenti di allineamento automatico 3D, è possibile posizionare marcatori sulle strutture anatomiche che possono offrire preziose informazioni di contesto nella navigazione del catetere durante le procedure.
La visualizzazione sovrapposta dell’immagine fluoroscopica e dell’ecocardiografia transesofagea aggiunge informazioni fondamentali sull’anatomia dei tessuti molli, aumentando così l’affidabilità dello strumento e quindi la sicurezza del paziente.
Semplificando il flusso procedurale, EchoNavigator migliora la comunicazione tra ecocardiografista, interventista e chirurgo, incrementando così il lavoro di squadra.