Chirurghi come piloti..con il simulatore

Un simulatore laser computerizzato rivoluziona la formazione degli specializzandi iscritti al corso di Patologia urologica diretto dal professor Luca Carmignani, responsabile dell’Unità di Urologia del Policlinico San Donato. Come in aeronautica il pilota ha l’obbligo di eseguire numerose esercitazioni sui simulatori di volo prima di poter pilotare un aereo, così ora in chirurgia questo tipo di esercitazione sarà possibile grazie a un simulatore sofisticato, in grado di riprodurre in modo realistico la complessità di un intervento chirurgico. Il corso attivo in questi giorni presso l’Irccs Policlinico San Donato – afferente alla scuola di specialità in Urologia dell’Università degli Studi di Milano diretta dal professor Augusto Maggioni – può infatti contare su uno strumento che riproduce fedelmente gesti, procedure e inconvenienti della sala operatoria. Nella parte pratica del corso, incentrato sull’ipertrofia prostatica, il simulatore ricrea virtualmente l’ambiente dell’uretra prostatica: di fronte allo schermo si trova il resettore-laser, al centro di un sofisticato sensore sferoidale che ne registra i movimenti, governati dai giovani medici. Partendo dal livello di principiante, man mano viene aumentata la difficoltà della simulazione: gli specializzandi si cimenteranno nell’esecuzione di una Thulep virtuale (resezione della prostata tramite laser al tullio) seguiti da un tutor, con la possibilità di giudicare i passaggi critici al termine dell’intervento virtuale. L’esame finale prevede una completa simulazione d’intervento: lo strumento segnalerà l’appropriatezza e la riuscita della procedura. «Un costante impegno nel training in diretta tramite simulatore o su manichini permette un più agevole completamento delle “curve d’apprendimento”, ossia del numero di procedure necessarie per acquisire sicurezza nel gesto chirurgico», spiega Luca Carmignani, «indipendentemente dal tipo e dal numero d’interventi a cui il giovane medico ha accesso nel corso della scuola di specialità. Accanto alla realtà virtuale resta comunque essenziale un contesto di discussione e analisi degli errori».