Come migliorare il rating ospedaliero? Uno studio dagli Usa

Gli ospedali si propongono di attrarre pazienti con i servizi offerti e la qualità delle prestazioni offerte. Non è facile per il cittadino individuare siti web di rating ospedaliero per scegliere dove farsi curare.
La vicinanza non è più il solo fattore chiave e, qualora si abiti vicino a una grande città, la possibilità di scelta è in genere ampia. Questa situazione diventa ancora più estrema in Paesi privi di sanità universalitstica, come gli Usa.
Proprio un team di ricerca statunitense ha pubblicato uno studio che ha indagato i fattori di soddisfazione di un paziente ricoverato, presumendo che un paziente contento suggerirà ai conoscenti di rivolgersi alla stessa struttura e ci tornerà in caso di bisogno.

Gli autori hanno basato le proprie considerazioni sulle informazioni contenute in quattro database nazionali pubblici: le 2472 risposte ottenuta dall’indagine Hospital Consumer Assessment of Healthcare Providers and Systems (HCAHPS); il database Centers for Medicare & Medicaid Services, per la qualità dei servizi ospedalieri offerti; il Social Vulnerability Index e l’Office of Policy Development and Research per le informazioni di carattere sociale dei soggetti.

Una volta rielaborati, i dati hanno messo in evidenza che i fattori che portano maggiore soddisfazione ai pazienti, e li spingono a dare buoni voti e a suggerire una struttura a conoscenti malati, sono la calma dell’ambiente ospedaliero, la qualità della comunicazione dello staff infermieristico e la transizione assistenziale verso il domicilio.

Altri fattori importanti per rendere il paziente soddisfatto sembrano essere la pulizia degli ambienti e la reattività del personale, anche se questi stessi aspetti non incidono sul consigliare o meno l’ospedale ad altri.

Dallo studio emerge anche l’esistenza di un circolo virtuoso, per cui gli ospedali che trattano i soggetti meno problematici, ottenendo esiti clinici ottimi, sono anche quelli che ottengono il maggior punteggio di rating e di raccomandazione. Al contrario, le strutture che si occupano della popolazione più vulnerabile hanno i peggiori score.

Da quanto messo in evidenza gli autori desumono l’importanza, per un ospedale che voglia alzare il proprio punteggio di rating, di concentrarsi sull’ambiente fisico, assicurando calma e pulizia, e su una tipologia di assistenza basata sulle relazioni, nella quale il personale medico interagisca con il paziente.

Infine, parrebbe utile offrire i propri servizi soprattutto a soggetti in salute, per i quali il recupero post ricovero sia semplice. La domanda è: in un sistema come questo, chi si prende cura della salute di chi è davvero malato, i cui outcome potrebbero non essere particolarmente buoni?

(Lo studio: Kemp, Elyria PhD; Trivitt, Julie PhD; Davis, Cassandra PhD. Evidence-Based Performance Indicators of Positive Inpatient Experiences. Journal of Healthcare Management 68(2):p 106-120, March/April 2023. | DOI: 10.1097/JHM-D-22-00147)