Gruppo Garofalo arriva in Liguria

avv. Maria Laura Garofalo, presidente del Gruppo Garofalo
Gruppo Garofalo arriva in Liguria
avv. Maria Laura Garofalo, presidente del Gruppo Garofalo

Il mese di luglio ha visto l’ingresso ufficiale del Gruppo Garofalo in Liguria, con l’acquisizione delle proprietà del gruppo Fi.D.eS. Medica Spa: si tratta di undici strutture socio-sanitarie ubicate a Genova e provincia. Con questa acquisizione il Gruppo Garofalo, specializzato in ospedalità privata accreditata, porta a 24 le sue proprietà e aumenta la sua diffusione sul territorio italiano. Oltre che in Liguria il Gruppo è infatti presente anche in Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Toscana.
Maria Laura Garofalo (nella foto), presidente dell’omonimo Gruppo, ha dichiarato: «l’inclusione di Fides Medica nel Gruppo Garofalo consentirà lo sviluppo di importanti sinergie, tanto a livello quanto a livello scientifico. Questo elemento consentirà un’ulteriore crescita per il nostro Gruppo».

Soddisfatto anche Umberto Suriani, amministratore delegato del Gruppo Fides: «sono molto orgoglioso del fatto che il Gruppo Garofalo abbia scelto la Regione Liguria e il Gruppo Fides come piattaforma per l’ingresso nel settore della residenzialità extra ospedaliera a elevata integrazione sanitaria. Invecchiamento della popolazione, aumento delle fragilità e conseguente necessità di spostare il baricentro della programmazione sociosanitaria dall’ospedale al territorio rappresentano tendenze consolidate alle quali il Gruppo Garofalo ha dimostrato di saper guardare con attenzione identificandone, prima e con più decisione di altri, le significative opportunità di sviluppo e consolidamento.
Per il management e i collaboratori del Gruppo Fides, d’altro canto, entrare a far parte di un gruppo di respiro nazionale, specializzato nell’acuzie e caratterizzato da piani di sviluppo così ambiziosi, significa superare la dimensione locale e cogliere l’opportunità di affinare quelle competenze critiche destinate a costituire altrettante fonti di vantaggio competitivo in un settore in cui è sempre più urgente saper raccogliere la sfida del passaggio dalla bassa alla medio-alta complessità socio-sanitaria».

Stefania Somaré