Gruppo San Donato per la ripresa della sanità irachena

Al Najaf Al Ashraf Teaching Hospital (immagine cortesia: Gruppo San Donato)

Vincitori di un bando, Gruppo San Donato e GKSD Investment Holding hanno lavorato per ristrutturare il Policlinico Universitario Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital, provvedendo anche all’aggiornamento del personale sul piano clinico e tecnologico.

“Il nostro popolo merita le migliori cure. Possiamo essere in ritardo in altri ambiti, ma non possiamo esserlo in ambito sanitario”, ha dichiarato il primo ministro iracheno, Mohammed Shia’ Al-Sudani, il cui piano sanitario prevede, per prima cosa, di utilizzare tutto il potenziale del policlinico universitario Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital.

Costruito dai tedeschi tra il 2009 e il 2014 a Najaf, l’ospedale dispone di 492 posti letto, 16 sale operatorie, 44 posti di terapia intensiva e circa 3.000 dipendenti tra medici e amministrativi, ma finora è rimasto in gran parte inutilizzato, con solo 60 posti letto attivi.
Ne è conseguito un rapido deterioramento delle infrastrutture, del sistema antincendio e anche della tecnologia presente. Accanto al recupero di questo policlinico, Al Sudani intende costruire anche 16 nuovi ospedali centri specializzati per la cura delle patologie più gravi e più diffuse.

L’intervento sul Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital

Il bando per la gestione del Policlinico Iniversitario Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital, del valore di 80 milioni di dollari, è stato vinto un anno fa da Gruppo San Donato e GKSD Investment Holding che ora dovranno provvedere alla sua gestione organizzativa, strutturale, tecnologica e amministrativa.

Da sinistra, il vicepresidente del Gruppo San Donato e presidente di GKSD Investment Holding Kamel Ghribi, il primo ministro iracheno Mohammed Shia’ Al-Sudani e il ministro della Salute iracheno Saleh Al-Hasnawi (immagine cortesia: Gruppo San Donato)

Inoltre, per i prossimi due anni sarà proprio il GSD a gestire la struttura, per questo ha già provveduto ad affiacare ai dipendenti del policlinico 50 propri professionisti, tra tecnici, amministrativi e medici.
Inoltre, grazie alla nuova gestione, sono già parecchi gli specialisti scappati dal Paese durante gli anni di guerra che hanno deciso di rientrare per dare il proprio contributo alla ripartenza sanitaria dell’Iraq.

Una collaborazione intensa per ottenere risultati concreti

Quello di Al Sudani è un piano ambizioso e complesso. Riportare il policlinico al proprio splendore ha richiesto impegno e tanto lavoro dietro le quinte, come sottolineato da Kamel Ghribi, vicepresidente del Gruppo San Donato e presidente di GKSD Investment Holding: “Al-Najaf Al-Ashraf Teaching Hospital è una dimostrazione unica di come l’assistenza sanitaria possa abbattere le barriere, creare valore e costruire ponti tra le nazioni. Lavorando instancabilmente dietro le quinte, abbiamo superato gli ostacoli per abbracciare l’audace visione di Al-Sudani, dimostrando che, con la perseveranza e una forte unione, tutto è possibile”.

In questo lavoro il GSD ha fornito formazione clinici a e tecnologica al personale dell’ospedale, mentre GKSD Engineering & Construction ha messo in campo le proprie competenze tecniche per ricostruire la struttura ospedaliera. Il policlinico è stato inaugurato alla presenza di Al Sudani, del ministro della Salute iracheno, Saleh Al-Hasnawi, dell’ambasciatore italiano in Iraq, Maurizio Greganti. Presenti anche Kamel Ghribi, Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato della Repubblica Italiana, e Luigi Di Maio, rappresentante speciale della UE per la regione del Golfo.