I flussi interni del nuovo ospedale di Garbagnate Milanese

La ricerca di una chiara gerarchia dei percorsi e di una completa separazione dei flussi, giĂ  introdotta nella progettazione degli accessi e delle vie di transito esterne, è proseguita, costituendo elemento fondante del progetto anche nella risoluzione dei flussi interni. Tale differenziazione viene risolta sia con l’individuazione di livelli dedicati alle varie tipologie di flussi sia con la realizzazione di nodi di collegamento completamente separati. Una prima schematizzazione nel sistema dei percorsi parte dall’individuazione delle varie tipologie di utenza che possono essere così sommariamente descritte: pazienti, personale, visitatori, ambulatoriali, materiali. In prima analisi, agli utenti esterni quali visitatori e ambulatoriali viene riservato il livello terra, che coincide con il punto di accesso all’ospedale per chi proviene dall’esterno. Sul grande corridoio di distribuzione a tripla altezza sono localizzati gli ascensori e i corpi scala che conducono alle aree di attesa dei vari reparti di degenza o alle analoghe aree dei servizi di diagnosi e cura. Il paziente accede al sistema ospedaliero dal pronto soccorso, localizzato a livello -450 e percorre il corridoio di distribuzione, dedicato agli utenti interni, fino a giungere ai nodi di risalita verticale. Il medesimo percorso è utilizzato dal personale per i collegamenti in questo piano. Ai piani primo e secondo, sul grande asse di distribuzione a tripla altezza, sono stati individuati i due percorsi, destinati ai pazienti interni che collegano i punti di risalita con i reparti di degenza e le aree di diagnosi e cura. Questo percorso, come vedremo, non è presente al piano terra, destinato al flusso degli utenti esterni in quanto è possibile, per il paziente, giungere puntualmente alle varie aree con ascensori protetti e dedicati. Il flusso dei materiali trae origine dal livello – 4.50 nel quale, in area separata rispetto agli ambiti sanitari, sono localizzate le aree economali e di servizio, quali cucina, farmacia, depositi e magazzini. L’ampio cortile economale consente l’arrivo dei materiali che vengono inviati, tramite tre punti di risalita, composti ciascuno da due elevatori sino a livello – 8.70.

Sistema dei trasporti verticali
Il sistema dei trasporti verticali che è stato preso in considerazione nella definizione del progetto si basa sull’esigenza di distinguere i flussi interni all’ospedale, distinguendone quattro principali:
movimentazione del pubblico e del personale: questi ascensori sono collocati all’interno o in prossimitĂ  del corpo di collegamento e consentono di raggiungere tutti i piani, compreso il livello interrato degli spogliatoi (livello – 3) e i diversi livelli di parcheggio (livelli – 3, – 2, – 1), accompagnando visitatori e personale fino agli accessi controllati di tutti i reparti;
movimentazione del paziente, con particolare riguardo alla situazione di emergenza: i montalettighe dedicati a questa funzione sono di dimensioni maggiorate (2,80 x 1,60 m), sia per ospitare il paziente allettato con tutte le eventuali strumentazioni mediche che lo devono accompagnare, sia il personale in accompagnamento, per tenere conto della necessitĂ  di una rapida movimentazione in ingresso e uscita nel caso di emergenza sanitaria; tali montalettighe conducono direttamente ai percorsi di smistamento dedicati al paziente;
sistema logistico di trasporto interno: trattasi di montalettighe di dimensioni 2,30 x 1,40 adeguate a ospitare i carrelli AGV (Automated Guided Vehicle) per il trasporto automatizzato, si distinguono in elevatori per il trasporto del materiale pulito e per il trasporto del materiale sporco;
ascensori antincendio: la collocazione, dotazione impiantistica e il dimensionamento di questi ascensori sono conformi alle richieste della normativa antincendio; il loro numero e la loro distribuzione in pianta tengono conto della necessitĂ  di essere a servizio principalmente delle aree di degenza e delle aree sanitarie sensibili, quali reparto operatorio, reparto di terapia intensiva, blocco parto.

Trasporto meccanizzato pesante
Al fine di migliorare la prestazione e la qualità del trasporto dei carrelli ai reparti, si prevede l’implementazione di un impianto di trasporto pesante basato sull’utilizzo di carrelli automatici AGV. L’impianto sarà costituito una serie di veicoli autoguidati, gli AGV, programmati per la movimentazione dei carrelli tra le aree logistiche ed i reparti. La gestione dei trasporti fra strutture centralizzate (fonti) quali la cucina, la lavanderia, la farmacia, le zone di deposito ecc. e i reparti (destinazioni) sarà effettuata utilizzando l’impianto di trasporto pesante. I trasporti vengono espletati regolarmente e conformemente a una programmazione. Cuore del sistema sarà la centrale di comando, dotata di un software per il controllo di stazioni, veicoli, quadri d’interfaccia con elevatori e porte; tale centrale sarà collegata a tutti i veicoli attraverso une rete wireless, con cui i veicoli stessi riceveranno gli ordini di trasporto e provvederanno alla loro esecuzione, avendo in memoria tutti i percorsi e le possibili destinazioni. Ogni veicolo autoguidato navigherà grazie ad un laser che, scansionando le caratteristiche delle superfici (pareti, angoli, porte ecc.) e confrontandole con i dati in memoria sarà in grado di riconoscere e correggere la propria posizione rispetto alla rotta virtuale immagazzinata nel computer di bordo.

I flussi come elemento portante
Elemento portante di qualsiasi progettazione per nuovi interventi sanitari deve essere il raggiungimento di una chiara distinzione dei flussi quali percorsi dei visitatori, degli utenti esterni, dei malati interni trasportati in barella, del personale e dei circuiti logistici. Questa esigenza fondamentale, che mira a un funzionamento efficiente e a definire buone condizioni igieniche, viene risolta con la realizzazione di punti di accesso distinti e vie di transito dedicate che conducono a nodi protetti di collegamento tra i vari reparti, separati a seconda delle varie tipologie di utenti. Qualsiasi scelta progettuale relativa ai percorsi non deve, in alcun modo, impedire la loro leggibilitĂ : in un ospedale, visitatori e utenti devono infatti essere messi in condizione di recarsi dove desiderano senza sentirsi disorientati.

Trasporto pneumatico leggero
Il sistema sarĂ  composto dai seguenti componenti principali:
bossoli di trasporto: contenitori all’interno dei quali verrà inserita la merce da trasportare;
stazioni di invio e ricezione: postazioni da dove partiranno e dove arriveranno i bossoli;
sistema di gestione: l’apparecchiatura dedicata alla gestione e al controllo di tutto il sistema;
apparecchio motore: composto da una o più soffianti che consentiranno l’introduzione in linea di un flusso d’aria necessario al trasporto dei bossoli;
rete di tubazioni e deviatori: la linea di trasporto che connetterĂ  tra loro tutte le stazioni;
impianto di trasmissione dati e alimentazione: composto da alimentatori, linea cavi elettrici e di segnale che connetterĂ  tutte le apparecchiature.