Infermieri: partire dai bisogni di salute dei cittadini

Annalisa Silvestro
Annalisa Silvestro

Si è chiuso a Roma il XVII congresso della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi: gli infermieri chiedono alle istituzioni di garantire la realizzazione di un nuovo modello di cura e assistenza che integri le competenze specifiche dei professionisti sanitari, nel rispetto reciproco dei ruoli. Sviluppo della figura dell’infermiere specialista e costruzione, nel rispetto reciproco dei ruoli, di un nuovo modello di cura e assistenza che integri le competenze specifiche di ogni professione sanitaria, a sostegno dei bisogni di salute dei cittadini, in un sistema sanitario dove acquista sempre più importanza la gestione della cronicità e della fragilità. Sono i punti salienti della mozione conclusiva del XVII Congresso nazionale della Federazione dei Collegi Ipasvi, approvata per acclamazione dagli oltre tremila infermieri presenti all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

«Basta con la riduzione numerica dei professionisti e con l’ibernazione dei loro compensi», ha affermato la presidente Ipasvi, senatrice Annalisa Silvestro, «legata ai tagli lineari che minano alla base il livello e la qualità dell’assistenza, mettendo a rischio la salute dei cittadini. Bisogna anche porre fine alle accuse di invasione di campo, che compromettono il lavoro d’équipe tra i professionisti del settore».
Gli infermieri si impegnano a stringere un nuovo patto per l’assistenza con i cittadini, per rispondere ai bisogni di salute con competenza, professionalitĂ  e umanitĂ  e sollecitano le Istituzioni a garantire ai cittadini l’equitĂ  di accesso alle cure e all’assistenza su tutto il territorio nazionale, a erogare servizi orientati alla centralitĂ  e qualitĂ  di vita dei cittadini e a monitorare la qualitĂ  delle prestazioni. E chiedono la valorizzazione del loro percorso accademico, affinchĂ© la formazione sia sempre piĂą coerente con le funzioni e i ruoli gestionali e assistenziali che l’infermiere assume in ospedale, a domicilio, sul territorio per garantire la presa in carico, la continuitĂ  assistenziale, l’informazione e l’educazione sanitaria.

Caterina Lucchini