Infezioni ospedaliere: i numeri

Il costo del contenzioso per le infezioni ospedaliere tocca il 4% del costo totale dei sinistri nella sanità pubblica e comporta una media di risarcimenti totali annui di circa otto milioni di euro. È quanto emerso dall’indagine condotta da Marsh (riferita agli anni dal 2004 al 2011), secondo la quale il costo medio per sinistro da infezioni ospedaliere è di circa cinquantamila euro, da sommare ai costi sociali per il prolungamento della degenza. Il dato medio nazionale è di 3,4 richieste di risarcimento ogni mille posti letto e negli ultimi anni c’è stato un aumento, con ricadute notevoli a livello della salute del paziente e della percezione della qualità delle cure. Il 56,2% dei casi è riferibile all’area chirurgica, il che fa pensare a carenze nell’uso delle precauzioni standard che espongono i pazienti maggiormente a rischio di contaminazione da agenti esterni. In particolare, circa il 30% delle infezioni ospedaliere denunciate sono riferibili a ortopedia e traumatologia e il 15% a chirurgia generale; circa il 7% è rilevato in Dea/pronto soccorso. Incrociando i dati Marsh con il recente studio del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie sulle infezioni correlate all’assistenza (che registra 6,3 infezioni ogni 100 ricoveri), su 100 infezioni contratte durante la degenza una diventa richiesta di risarcimento danni. Il nord totalizza il maggior numero di denunce per infezioni (diciotto l’anno), seguito dal centro (10) e dal sud (6). Quanto, infine, alla tipologia di struttura, sono più colpite le strutture specialistiche e universitarie, mentre gli ospedali monospecialistici materno-infantili sono i più virtuosi.