L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine sceglie la strada dell’efficienza energetica e presenta la nuova centrale tecnologica, realizzata grazie a un accordo di programma con l’Università degli Studi e il Comune di Udine per la realizzazione di un impianto innovativo in grado di assicurare l’autonomia energetica dell’Ospedale e di alimentare una rete di teleriscaldamento al servizio di utenze pubbliche e private. La nuova centrale termica di trigenerazione è dotata di tre motori a metano e due a olio vegetale e, oltre a rispondere ai fabbisogni energetici dell’ospedale, fornirà calore a trentanove grandi utenti, permettendo l’eliminazione delle vecchie caldaie di diciassette istituti scolastici e sedici condomini. L’accensione dell’impianto permetterà di ridurre del 32,9% le emissioni nocive in atmosfera e l’anidride carbonica, che diminuirà di 16.920 tonnellate l’anno.
Sempre nell’ambito del progetto è stato ultimato il Centro Servizi di Laboratorio dell’ospedale, concepito per diventare un centro d’eccellenza a livello nazionale per dimensioni e specializzazione. L’edificio presenta soluzioni costruttive e impiantistiche mirate al contenimento dei consumi energetici: sul tetto vi sono pannelli fotovoltaici e il perimetro esterno è rivestito da schermature microforate, una sorta di doppia pelle che d’estate scherma la radiazione solare, con conseguenti risparmi nel condizionamento. Si tratta del primo caso in Italia di centrale tecnologica ospedaliera che alimenta anche una rete di teleriscaldamento cittadino. Un nuovo modo di pensare l’energia nelle infrastrutture sanitarie, che diventano parte integrante della città e contribuiscono a migliorare l’ambiente.