All’interno del bando Innovaperlitalia, finanziato da tre Ministeri italiani, nasce un gruppo di lavoro che vuole sviluppare un’app in grado di monitorare le condizioni di salute di chi possiede uno smartwatch: una soluzione facile e gratuita per combattere il diffondersi del Covid-19.

La raccolta di dati sullo stato di salute della intera popolazione è strategica ai fini della sconfitta della pandemia. Possedere una banca dati precisa nella qualità del dato ed estesa nei numeri demografici significa gettare le basi di una ricerca scientifica che aiuti i governanti a prendere le decisioni giuste.

È con questo intento che è nato il progetto innovaperlitalia, cooordinato da Healthia con il supporto di enti accademici italiani per sviluppare un nuovo modello informatico di diagnostica a distanza in grado di effettuare un primo screening nell’attività di monitoraggio di potenziali positivi al virus di un’ampia fetta della popolazione.

In altre parole, Healthia, grazie alle proprie competenze nella raccolta e gestione di dati relativi alla salute e al benessere dei cittadini, svilupperà un’app per la raccolta di alcune informazioni attraverso smartphone in abbinamento alla strumentazione da polso prodotta da Garmin, in grado di rilevare parametri come la saturazione dell’ossigeno e il battito cardiaco.

In tal senso, Healthia ha individuato in Garmin il partner ideale per la fornitura di strumenti idonei alla fase di acquisizione dei dati clinici, sociali e ambientali dei soggetti potenzialmente a rischio contagio.

Gli smartwatch delle collezioni fenix, Forerunner, MARQ, vivosmart, vivomove, venu, QUATIX 6, Approach S62 e serie D2 Delta hanno infatti al proprio interno un pulsossimetro che consente di valutare la saturazione dell’ossigeno nel sangue e la respirazione del soggetto, uno degli elementi che consente una prima analisi delle condizioni fisiche di un potenziale paziente di coronavirus.

Garmin Italia ha fornito a Healthia l’accesso gratuito alla propria Application Program Interface e alla suite di strumenti Software Development Kit, che consentono di realizzare in modo semplice e immediato programmi e applicativi.

In questo modo la futura app raccoglierà i dati dagli smartwatch e le informazioni così acquisite alimenteranno un motore di intelligenza artificiale per costruire i profili di rischio dei singoli cittadini monitorati. Il risultato sarà una indicazione dei test diagnostici dei soggetti individuati, minimizzando il numero di falsi positivi e falsi negativi, così da intervenire in tempi rapidi e con maggiore efficacia sui potenziali contagiati.

Il progetto verrà presentato a partire da metà di aprile al bando indetto dal Ministero per l’Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione in collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico e con il Ministero dell’Università e Ricerca, così da poter avere la disponibilità dell’app in tempi relativamente brevi.