Sostenere il disagio giovanile

L’adolescenza è una fase critica: la percezione di sé e del mondo cambia e questo può portare un disagio che, se inascoltato, può tramutarsi in qualcosa di più serio. A chi rivolgersi?
Oggi App To Young offre ai ragazzi in difficoltà uno strumento semplice e sempre accessibile per dialogare dei propri tormenti con personale qualificato: dall’altra parte dello schermo le richieste vengono gestite da un team di psicologi che opera 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ascoltare, indirizzare, aiutare. Oppure è possibile chattare con un membro del gruppo Youngle, servizio pubblico nazionale di ascolto e counseling sui social network rivolto e gestito da adolescenti, promosso dal Comune di Firenze: anche in questo caso, la chat è monitorata da uno psicologo qualificato che verifica che i consigli forniti siano adeguati.

In questo modo, però, il giovane può scegliere di parlare con qualcuno che lo possa comprendere appieno, perché sta affrontando un viaggio simile. L’app può essere scaricata da Google Play o Apple Store, è gratuita, ed è anonima perché non occorre indicare il proprio nome, ma si può scegliere un nickname.

Realizzata dall’Associazione Fiorenzo Fratini Onlus e dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con la collaborazione del Comune di Firenze e il supporto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, l’app vuole rispondere ai numeri sempre più preoccupanti di ragazzi con disagio. Secondo i dati della Società Italiana di Pediatria, l’80% dei ragazzi tra 14 e 18 anni ha sperimentato almeno un periodo di forte disagio emotivo che, per il 15% di loro, è sfociato in atti di autolesionismo.

Lo confermano anche i dati del Pronto Soccorso dell’Ospedale Bambino Gesù, dove gli accessi per gesti autolesionistici o tentativi di suicidio sono aumentati di 10 volte negli ultimi 6 anni. Accanto a questi gesti estremi ci sono i segnali di ogni giorno: apatia, irritabilità, isolamento, abuso di alcol o sostanze stupefacenti, disturbi alimentari ecc.

Come funziona la app? Per individuare le caratteristiche del ragazzo, dopo la registrazione quest’ultimo deve rispondere a un questionario sviluppato dal team di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Bambino Gesù, che serve a delinearne il profilo e a recepire immediatamente le sue esigenze. In questo modo gli psicologi potranno seguirlo al meglio.

App To Young è utile anche per genitori e insegnanti, perché con la funzione “Voglio parlare di qualcuno” permette di chiedere un parere anche per un’altra persona. Non sempre i ragazzi hanno la forza di farsi avanti: a volte occorre che siano gli adulti a fare il primo passo per loro.