Sperimentato nuovo uso dell’indice di Barthel

Generalmente l’indice di Barthel è utilizzato dagli infermieri per valutare il livello di autonomia di un assistito, valutandone in particolare la capacità di alimentarsi, vestirsi, gestire il proprio igiene personale, lavarsi, usare i servizi igienici, spostarsi dalla sedia al letto e viceversa, deambulare in piano, salire e scendere le scale, controllare la defecazione e la minzione.

indice di Barthel e PSLo studio “Effect of Barthel Index on the Risk of Thirty-Day Mortality in Patients With Acute Heart Failure Attending the Emergency Department: A Cohort Study of Nine Thousand Ninety-Eight Patients From the Epidemiology of Acute Heart Failure in Emergency Departments Registry” ha analizzato invece l’utilizzo di questo indice per valutare il rischio di mortalità a 30 giorni in pazienti arrivati in Pronto Soccorso con una insufficienza cardiaca acuta.

Allo studio hanno partecipato 41 ospedali spagnoli, per un totale di 9.098 pazienti con insufficienza cardiaca acuta. Per ognuno di questi pazienti era richiesto che fosse disponibile un punteggio di Barthel sia prima dell’evento che poi calcolato in Pronto Soccorso.
I dati dei pazienti sono stati raccolti a partire dal 2009 fino al 2016 e sono stati analizzati con modelli di regressione logica, sia aggiustati che non, per valutare il possibile ruolo dell’indice di Barthel nell’individuare la corretta prognosi per ogni paziente.

Le analisi statistiche hanno rivelato che l’indice calcolato in Pronto Soccorso è quello che consente con maggior sicurezza di calcolare il rischio di mortalità a 30 giorni di questi pazienti. Tale indice può quindi divenire uno strumento utile per prendere le migliori decisioni terapeutiche e programmare il percorso di presa in cura del soggetto.

Stefania Somaré