Una Tac al cuore nel tempo di un solo battito, un esame total body in un secondo: questo può fare l’innovativo tomografo computerizzato Revolution CT (GE Healthcare) arrivato alla Fondazione Istituto Giglio di Cefalù, prima struttura in Sicilia a essersi dotata di questa tipologia di macchinario, che unisce rapidità di scansione e notevole riduzione della dose di radiazione erogata.
La nuova Tac è stata presentata nel corso del convegno sulle “Nuove frontiere nello screening cardiologico. Il ruolo della Cardio CT”, svoltosi presso il Complesso Monumentale San Domenico di Cefalù.

«Si tratta di un altro tassello del percorso di rinnovamento tecnologico avviato dalla Fondazione Giglio nel 2018», ha detto Giovanni Albano, presidente della Fondazione, «che ci ha visto programmare, nell’ultimo biennio, investimenti per diversi milioni di euro.
Dai nuovi laboratori di emodinamica ed elettrofisiologia alla digitalizzazione dell’Istituto, a una Tac dedicata al Pronto Soccorso, alle colonne laparoscopiche e di endoscopia digestiva fino all’attivazione di un laboratorio di biologia molecolare per l’analisi dei tamponi Covid-19.

Con l’arrivo della nuova Tac ampliamo l’offerta sanitaria e candidiamo il Giglio a centro di riferimento per le patologie cardiovascolari.
Un progetto che stiamo già realizzando grazie alla collaborazione con Gianluca Pontone, specialista in cardiologia e radiodiagnostica e direttore del Centro Cardiologico Monzino di Milano».

Tra i punti di forza della nuova apparecchiatura c’è l’ampia copertura anatomica (16 cm) che, insieme alla rapidità di scansione della macchina, consente ai medici di cogliere immagini intere e in altissima definizione di organi come cervello, cuore, fegato, pancreas nel tempo di una singola rotazione da 0,28 secondi, con risultati clinici di alta qualità equiparabili a quella di visualizzazione al microscopio.

La velocità del sistema, inoltre, fa sì che il personale clinico possa raccogliere informazioni anche sulla funzionalità degli organi, oltre che sulla loro anatomia: questa possibilità garantisce, per esempio, una completa valutazione del cervello in caso di ictus attraverso lo studio della perfusione cerebrale.

«La Tac cardiaca con gli scanner di ultima generazione», ha detto Gianluca Pontone del Centro Cardiologico Monzino di Milano, «è stata sdoganata come test di prima diagnosi della cardiopatia ischemica; può sostituire le più comuni pratiche diagnostiche in Cardiologia. Questa Tac può identificare l’arteriosclerosi subcritica, patologia che impatta prognosticamente sui pazienti non individuabile con alcun tipo di test come quello da sforzo o similare».