Una bussola per gestire le risorse

Surgeons at workI costi standard in sanità rappresentano una bussola che permette al decisore ospedaliero di gestire in modo oculato le risorse (prodotti, servizi, dipendenti) in un’ottica costo-efficacia, grazie anche a farmaci e dispositivi innovativi che, pur essendo costosi, permettono di liberare risorse per potenziare l’offerta assistenziale. Il N.I.San. (Network italiano sanitario per la condivisione di costi standard, indicatori e risultati) propone uno strumento metodologico-tecnico che permette di definire strategie di gestione della spesa ospedaliera grazie a un sistema di budgeting basato sui costi standard (activity-based budgeting), che nei Paesi più avanzati (Australia, Canada, Paesi Scandinavi ecc.) ha sostituito il classico approccio della spesa storica, all’origine delle inefficienze oggi ben visibili nelle corsie ospedaliere. Proprio al rapporto qualità-spesa dell’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale e al ruolo dei decisori sanitari è stato dedicato il convegno “Qualità, efficienza e costi in sanità: la qualità conta, la qualità costa?” promosso da Fidia Farmaceutici, al quale hanno preso parte sia i professionisti della salute sia Istituzioni e Associazioni di cittadini. Secondo l’economista Alberto Pasdera, coordinatore scientifico del N.I.San., «per avere appropriatezza ed efficienza tecnico-economica le strutture sanitarie richiedono anche un’attenta valutazione gestionale per intervenire sul singolo fattore produttivo». A tale proposito, proprio il N.I.San. propone l’activity-based budgeting per tagliare le inefficienze delle attività svolte nelle strutture ospedaliere e delle Asl attraverso l’uso dei costi standard, che permettono appunto di correlare la “produzione” con le risorse disponibili senza dequalificare i servizi e i prodotti offerti.