La possibilità di trasferimento infettivo derivato da una potenziale contaminazione da parte di un paziente affetto da Mers-CoV è notevolmente limitata dal mantenimento degli ambienti a un buon livello di pulizia. Nel momento in cui la valutazione del rischio riconosce la presenza d’un rischio infettivo, il processo di sanificazione assume particolare rilevanza per minimizzare i livelli di contaminazione ambientale, in particolare a livello delle superfici, contenendo così l’eventualità di trasmissione dell’infezione per contatto indiretto attraverso le superfici contaminate. Prima di ospitare nella stanza il paziente sospetto si rimuove qualsiasi oggetto o suppellettile non strettamente necessario ai fini terapeutici. La sanificazione del locale occupato dal paziente va limitata allo stretto necessario, usando materiali monouso. Per abbattere il rischio di trasmissione d’infezione si usano detergenti-disinfettanti ad ampio spettro di collaudata efficacia: attivi su batteri, funghi e virus. Si inizia a sanificare procedendo dalla zona considerata meno contaminata per coinvolgere quindi, ad andamento concentrico, quella più contaminata, usando un opportuno dispositivo morbido monouso intriso di soluzione detergente-disinfettante, lasciando la superficie bagnata per almeno dieci minuti e non più di trenta minuti, quindi si sciacqua a fondo e si asciuga (altrimenti le aree umide richiamano i contaminanti). Se si usa una soluzione detergente-disinfettante all’ipoclorito di sodio non inferiore all’1% va considerata la capacità aggressiva dell’ipoclorito di sodio verso alcune sostanze: esso può danneggiare il legno e scolorire le superfici. Durante il processo di sanificazione va evitata l’induzione d’aerosol, in particolare nelle manovre (da proscrivere) di travaso o, peggio, riversando liquidi. Si deve piuttosto effettuare, in modo graduale e metodico, la sanificazione delle superfici, interessando l’intera area a rischio, evitando possibili spargimenti di liquidi, operazioni tutte all’origine di aerosol. Eseguire un corretto lavaggio delle mani dopo le operazioni di sanificazione. Il personale preposto, responsabile dell’unità operativa e caposala, deve vigilare sull’osservanza degli standard igienici.