Il disability manager è una figura sanitaria specificamente formata per gestire la disabilità, essendo responsabile dell’intero processo di inclusione e integrazione degli individui interessati.

In Italia questa figura è da 15 anni al centro di un corso executive in “Disability Manager e mondo del lavoro”, coordinato dall’Università Cattolica in collaborazione con la Fondazione Irccs Istituto Neurologico Besta di Milano.

L’organizzatrice, Matilde Leonardi, direttore della SC di Neurologia, Salute Pubblica e Disabilità dell’istituto meneghino. E sempre Leonardi è riuscita a organizzare un corso di alta formazione da esportare in Ucraina, Paese dove, a causa della guerra, le persone con disabilità stanno crescendo inesorabilmente.

Spiega Leonardi: «dopo un anno di lavoro e di contatti con i colleghi dell’Università Cattolica Ucraina sono riuscita, come direttore scientifico del corso, a organizzare in Ucraina quanto già facciamo qui in Italia da 15 anni.

Per gli ucraini questa è una occasione per fare network e per fare il punto sulla disabilità che, anche a causa della guerra, sta aumentando in maniera vertiginosa: si parla di 100 mila veterani disabili a oggi, oltre a tutte le persone con disabilità già presenti nel Paese da prima della guerra che includono migliaia di persone con disabilità, oltre 260.000 secondo l’Unicef, tuttora presenti negli internat, gli istituti per orfani e disabili». 

Un lavoro di squadra

Come sempre succede in queste situazioni, il lavoro di squadra è stato fondamentale per poter avviare il corso, fortemente voluto da dalla Scuola di Bioetica e dalla Facoltà di Scienze Sociali dell’UCU Ucraina, dal Centro Universitario per Bioetica e Scienze della Vita dell’UCSC Italia e dalla Fondazione Irccs Istituto Neurologico Besta di Milano.

Il corso è gratuito per i discenti, grazie a un grant che l’Università Cattolica Italiana offre a quella ucraina. In tutto si tratta di 40 professionisti sanitari, tutti con titolo universitario rilasciato da un’università qualificata o comprovata esperienza nel campo della disabilità da almeno 5 anni. 40 anche i docenti, tra ucraini e internazionali. Lingua ufficiale del corso è l’inglese, ma c’è una traduzione simultanea in ucraino.

Il programma prevede 5 weekend di formazione tra marzo e luglio 2024 e un esame conclusivo a novembre 2024. Molti i casi studio riportati.

I creatori del corso hanno identificato come scenari oggetto del corso 4 “case model” di Disability Management per altrettante aree di intervento:

  • percorsi per veterani di guerra;
  • reti e percorsi per bambini con disabilità;
  • chiusura/trasformazione degli internat di derivazione sovietica;
  • mondo del lavoro.

Non c’è vera integrazione, infatti, se il soggetto disabile non riesce a tornare a essere parte integrante del tessuto sociale del proprio territorio. Va da sé che i “case model” devono rispondere alle esigenze delle diverse realtà in cui il Disability Manager è chiamato a operare.

Progetti in essere

Parlando di “disabilità e lavoro” la dott.ssa Leonardi afferma: «si porterà avanti il progetto della Pizzeria Vittoria, progettata come contesto lavorativo inclusivo e che sarà utilizzata come caso di studio per l’inclusione delle persone con disabilità nel settore dell’occupazione».

Inoltre, aggiunge: «stiamo valutando la possibilità, visto che purtroppo la guerra è ancora in corso, di ospitare alcune persone con disabilità e veterani a Bologna, fornendo loro i corsi di pizza in collaborazione con l’associazione Adoremus; poi abbiamo anche in programma di avere pizzaioli dall’Italia che andranno a Lviv per fare corsi di formazione». Idee e spunti per favorire una reale integrazione. 

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