Nel caso attuale si tratta di un Coronavirus mai identificato prima nell’uomo, e che ha iniziato a diffondersi a partire dal Medio Oriente, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi per poi diffondersi a Paesi quali Francia, Germania, Tunisia, Regno Unito e ora l’Italia. I tre casi diagnosticati a Firenze, dove i pazienti sono stati ricoverati in isolamento, sono un uomo proveniente dal Medio Oriente (Giordania) che ha infettato una bambina e un suo collega di lavoro, ossia persone che vivevano a stretto contatto con lui. I pazienti sono guariti e sono stati dimessi. Con la conclusione del periodo d’incubazione noto per il nuovo coronavirus responsabile della Mers senza che si verificassero ulteriori casi, si può ritenere chiuso il piccolo “cluster” di complessivi tre casi verificatosi in Toscana a partire da un caso d’importazione. Il numero estremamente limitato di “casi secondari” conferma, da una parte, le informazioni sulla bassa diffusività del virus e, dall’altra, il buon funzionamento del sistema sanitario e la tempestiva applicazione di tutte le misure necessarie a contenere la patologia. Il Ministero, anche con le proprie articolazioni di frontiera, e le Regioni continuano a prestare la massima attenzione all’evoluzione del quadro internazionale in linea con le indicazioni fornite dall’Oms.